Incontro con Maläyka, una ballerina orientale incantevole

I suoi colpi di fulmine, i suoi punti di vista sulla danza del ventre ma anche la sua esperienza fuori dal comune in seno alla trasmissione “France’s got talent”, Maläyka si confida senza tabù durante la nostra intervista ed è semplicemente… appassionante!

Nel 2015, è stata selezionata per partecipare alla trasmissione “France’s got talent”, ci racconta questa esperienza fuori dal comune?

La produzione mi ha un giorno contattata e proposto di partecipare al programma. Avevano visto i miei video e apprezzato il mio lavoro. Una danza ali di Iside / veli proposta dalla mia troupe durante la conclusione del mio festival di danza del ventre aveva inoltre attirato la loro attenzione.
Ho quindi accettato di stare al gioco e di soddisfare le loro aspettative: riprendere questa coreografia aggiungendoci se possibile percussioni e anche presentarmi come solista e poi fare la sorpresa dell’ingresso della troupe di ballerine.
Se fossi stata io all’origine della candidatura, avrei senza dubbio proposto qualcosa di diverso con più ricerca artistica ma mi piacciono le sfide e questo era in linea con il mio lavoro quindi ho accettato. Il primo ostacolo è stata la scadenza molto breve per mandare loro il video del nostro ballo che sarebbe quello presentato durante la trasmissione! Alcune delle mie vecchie ballerine non hanno voluto partecipare, c’è stato quindi bisogno di ricreare un gruppo, trovare una sala prove, creare la coreografia basta su quella precedente… il tutto in un tempo record!
Sono poi venuti a incontrarci a Poitiers (dove abitavo all’epoca) per riprendere il nostro ballo ma anche mini-sequenze e interviste per la trasmissione.
Il grande giorno, ero molto stanca perché ero stata ricoverata poco tempo prima (si vede d’altronde il mio viso molto scavato nel video!). Le condizioni non erano ottime ma, per fortuna, le ragazze erano pronte e sono state bravissime!
Eravamo ovviamente un po’ in ansia e sapevo che avremmo rappresentato la danza del ventre come ogni volta che si vede in televisione.
Ma tutte noi abbiamo provato piacere a scoprire il divertimento dietro alle quinte e a presentare il nostro lavoro.
La giuria era incerta e purtroppo non molto chiara sulle motivazioni della nostra eliminazione. È cominciato con un bel complimento di Éric Antoine “Siete delle ninfe, delle ispiratrici, ammiro il vostro talento”, è stato sì, no, sì e poi alla fine no! Eravamo ovviamente deluse ma si tratta naturalmente di un gioco televisivo. Penso che oggi ne conserviamo tutte quante un bel ricordo!
Questo non ha avuto impatto sulla mia carriera. L’unico contratto in seguito alla nostra performance è stato la nostra partecipazione a un’altra trasmissione televisiva con Cyril Hanouna.

Quali sono per Lei le qualità necessarie per diventare una grande ballerina orientale e perché?

La ricetta perfetta sarebbe: lavoro tecnico + emozione + sincerità!
Serve ovviamente rigore: conoscere i movimenti di danza del ventre, controllarli, poi guadagnare in raffinatezza, costruirsi un vocabolario, pensare ai piccoli dettagli, interessarsi alla storia della nostra danza e tutta la cultura che la accompagna…
Questa tecnica padroneggiata farà da base per trasmettere un’emozione. È quindi indispensabile ma non bisogna fermarsi lì!
Bisogna salire sul palco per dare qualcosa. Ed essere sincere: penso che sia la cosa più bella che possiamo offrire! Usare le grandi ballerine per imparare, ma non imitare; essere noi stesse. Usare tutto il lavoro effettuato a monte per riuscire a essere presente sul palco al 100%.
La condivisione funziona allora: la ballerina dà al pubblico e, in ritorno, ne trae una felicità estrema!

Quali sono i 10 titoli preferiti della Sua playlist danza del ventre?

Passo molto tempo a selezionare le mie musiche: la danza essendo la sua traduzione, è primordiale sceglierla bene! Sto particolarmente attenta alla scelta delle orchestrazioni, permettono di riscoprire una musica già sentita e di creare una determinata atmosfera. I miei colpi di fulmine lezione e spettacolo sono:
Zina di Babylone > Perfetto per iniziare con un buon riscaldamento.
Alf Leila we Leila – Oum Kalsoum > Un classico che non mi stufa mai! E talmente orchestrazioni diverse!
Habibi Ya eini – di Tony Mouzayek > Mi piace questa versione in particolar modo, imperdibile per i miei show!
Min Hob fik ya ghari – di Safaa Farid > Un altro dei miei pezzi essenziali come tutte le musiche orchestrate da Safaa Farid.
Mafia – Mohammad Ramadan > Tutte le hit di questo artista sono perfette per ballare in cabaret o far festa!
Roubbama – Il trio Joubran > Mi piacciono queste musiche dall’atmosfera molto particolare.
Law Hobna Ghalta – Wael kfoury > Non stanca mai!
Mejance Sharon – CD Sharon Mesguich > Queste ballerine ci deliziano producendo il loro cd per la nostra gioia più grande!
Ana bastanak di Al Kamar orquestra oriental > Il mio ultimo pezzo ballato sul palco
Zourouni – Dorsaf Hamdani > Una grande bellezza! Perfetto per finire con un po’ di stretching…

Quale stile di danza del ventre (Baladi, Sharqi, Mejance, Saïdi…) preferisce ballare e perché?

Tutti i folclori mi fanno sognare, il lavoro di Mahmoud Reda in troupe è incredibile, così poetico, completo e incantevole! Ognuna delle sue coreografie di danza del ventre è un inno all’Egitto. L’interpretazione di Nesma & Al-Andalus Company particolarmente nel suo spettacolo a Madrid è assolutamente magistrale!
Ma a titolo personale, terrò comunque l’elegante e incantevole Sharki: mi piacciono le sue molteplici possibilità; farsi susseguire momenti dove si è praticamente immobili poi prendere tutto lo spazio come per prendere il volo! Il canto delle emozioni è molto variegato grazie alle sue musiche particolarmente ricche ed eleganti. C’è una forma di incontro forte con il pubblico, come per salutarlo, che apprezzo enormemente.
Infine, essendo une grande fan di costume di danza del ventre, è sempre un piacere indossare una grande gonna di danza del ventre con 20 metri di tessuto e centinaia di strass che accompagneranno perfettamente giri e arabeschi…

Quale accessorio di danza (velo, ali di Iside, bastone…) preferisce manipolare durante le Sue coreografie e perché?

Tutti gli accessori di danza del ventre sono molto belli in troupe, l’effetto di sincronizzazione è moltiplicato!
Il velo di danza del ventre che accompagna una ballerina ovunque vada rimane il mio preferito! Che sia lavorato o improvvisato, l’effetto è sempre top e le possibilità di manipolazione sono vaste! Le mie alunne lo adorano come me e la maggior parte delle ballerine penso!

Quale analisi fa dell’evoluzione della danza del ventre questi 5 ultimi anni e quali sono per Lei le prospettive future?

10/15 anni fa, veri cambiamenti sono successi: si rinnovavano finalmente i guardaroba, il numero di stages era in piena esplosione, le ballerine cominciavano a cercare il proprio stile… ho l’impressione che succedeva di tutto.
Oggi, la danza del ventre si afferma, si costruisce maggiormente in ogni campo, si distingue.
Ci sono grandissimi festival di danza del ventre che si professionalizzano: un concentrato di spettacoli, stages, stands di costumi, riunioni di amiche, nuove musiche! Tutto è più collaudato, quadrato e le partecipanti affermano sempre più uno stile personale molto singolare.
Riescono a farci riscoprire la nostra danza, ci ispirano.
Certe ballerine creano invece controversie. È il caso delle shows girls del Cairo che danno d’altronde una nuova vita ai luoghi festivi: a volte così carismatiche e a volte fin troppo mediocri!
Ma una cosa è sicura, non lasciano nessuno indifferente!
Per gli spettacoli, una delle belle evoluzioni da notare è la moltiplicazione dei grandi show di danza del ventre che raccontano una storia. Danno una nuova apertura alla nostra danza e cambiano infatti degli show senza sequenza logica. Quelli di Jillina sono ovviamente un modello di professionalità e di eccellenza.
Ce n’è quindi oggi per tutti i gusti. Penso che come in ogni disciplina artistica, la danza del ventre si evolverà, sarà più o meno trendy secondo i periodi ma perdurerà.

Riviva la prestazione di Maläyka e delle sue ballerine in “France’s got talent”:

Lascia un commento

Entra per postare commenti